ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI - AUDITORIUM

Con tre giorni dedicati a Storia con città. Futuro, presente, passato, dal 21 al 23 novembre 2025 torna, per la III edizione, Alla prova del tempo . Il festival, che per il secondo anno consecutivo si svolgerà nell’Auditorium del MANN, è ideato e organizzato dall’Associazione APS A Voce Alta e promosso e finanziato dal Comune di Napol i con il sostegno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II e la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, con il coordinamento scientifico dei professori Gennaro Carillo e Andrea Mazzucchi.
Centrate sul tema della città, le tre giornate saranno caratterizzate, come nelle precedenti edizioni, da una serie di lectio magistralis. Si entrerà nel vivo delle città per conoscere, approfondire e indagare le trasformazioni che le attraversano, le complessità che le animano, il loro essere spazi politici definiti da identità specifiche, e la loro storia di luoghi aperti ai flussi migratori che ne hanno modificato la forma fino a trasformarle in metropoli. Sarà affrontato anche il tema della crisi della forma urbis tradizionale. Tutti gli incontri saranno introdotti da Paolo Di Paolo.
“Alla prova del tempo rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sulla città che abitiamo e su quella che vorremmo abitare – commentano da Palazzo San Giacomo - Mettere in dialogo passato, presente e futuro significa riconoscere le radici della nostra identità, leggere con lucidità le trasformazioni avvenute e in corso e costruire una visione condivisa del domani, a beneficio delle generazioni future. Il programma di lectio magistralis offre alla comunità strumenti critici, nuove prospettive e occasioni di approfondimento, confermando che è attraverso la cultura, il pensiero e la partecipazione che una città cresce, si rigenera e trova la forza di immaginare il proprio futuro”.
“Storia, filosofia, archeologia, letteratura, scienza, tecnica: come ogni anno, la rassegna Alla prova del tempo coinvolge un pubblico di addetti ai lavori e di giovani proprio partendo da una prospettiva d’indagine multidisciplinare – commenta il Direttore Generale del MANN, Francesco Sirano - Verrebbe da pensare che il Museo, per tre giorni, diventi il teatro per dibattiti e conferenze: in realtà, è la natura stessa del Museo che ci impegniamo a costruire, un luogo aperto, inclusivo, dinamico, a incontrare la visione della manifestazione promossa dal Comune di Napoli e dall’Associazione A Voce a Alta. Si fa squadra, dunque, per raccontare la città, un tema dalle mille sfaccettature che in occasione dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli ci spinge a guardare al passato e, nello stesso tempo, al futuro, grazie al coinvolgimento sempre più partecipe delle scuole e delle università della nostra regione”.
“Diversi i motivi per cui è importante il tema di questa edizione del festival, a partire dal fatto che il legame tra città e storia è strettissimo – spiega Gennaro Carillo. C’è chi fa coincidere l’inizio della storia con l’origine delle prime città, che peraltro si perde nella notte dei tempi. Al punto che alla domanda su quale sia la prima città in assoluto è pressoché impossibile rispondere. Ma proprio perché organismo vivente, la città diviene, si trasforma nel tempo, mai identica a sé stessa. È dunque un prodotto storico per eccellenza, come il linguaggio quando parliamo di città, parliamo della forma del mondo a venire, con lo spazio non urbano, non occupato da città, destinato a essere sempre più residuale. È un destino non privo di ombre, di rischi, di ambivalenze. Ma la storia guarda anche al futuro, è anche storia del futuro ”.
“Anche quest’anno – sottolinea Marinella Pomarici, presidente di A Voce Alta – daremo grande spazio ai giovani: oltre agli allievi di alcune scuole medie superiori, saranno protagonisti attivi di questa edizione gli studenti dell’Università Federico II e quelli della Scuola Superiore Meridionale, con forme di partecipazione nuove e differenti. Il sempre maggior coinvolgimento delle giovani generazioni e il traguardo della terza edizione sono, per la nostra associazione, motivo di grande soddisfazione, a conferma di un impegno coerente che dura da vent’anni, teso a contribuire alla costruzione di una comunità consapevole e informata, attraverso la promozione della lettura e la conoscenza della storia”.
Lectio magistralis. Dopo il saluto introduttivo del Direttore Generale del MANN, Fracesco Sirano si entrerà nel vivo del festival. Venerdì 21 novembre . Alle ore 12.00 Luciano Canfora, Atene fra mito e realtà. Alle 15.30 Gaetano Manfredi sarà in dialogo con Daniela Preziosi, giornalista del quotidiano “Domani”, sullo stato presente e futuro delle città. Seguirà alle 16.30 Tomaso Montanari, Città e sicurezza: la prospettiva del Buon governo di Siena. Chiuderà la giornata alle ore 17.45 Laura Pepe, Modelli (opposti) di città fra Atene e Sparta.
Lectio magistralis. Sabato 22 novembre . Alle ore 10.30 Pasquale Palmieri, Milano, anni Ottanta, letture di Cecilia Lupoli. Alle ore 12.00 Annalisa Metta e Elena Granata, Le città che accolgono. Alle ore 15.30 Paolo Di Paolo, Una città di inchiostro e di rivoluzione: la Torino gobettiana. Alle ore 16.30 Marco d’Eramo, La città turistica: un prodotto della modernità. Alle ore 17.45 Alessandro Vanoli, Metamorfosi delle città nel tempo e nello spazio.
Lectio magistralis. Domenica 23 novembre . Alle ore 10.30 Matteo Palumbo, Città nella letteratura. Alle ore 12.00 Amedeo Feniello, Città sulla Via della Seta. Alle ore 15.00 Debate fra studenti delle scuole medie superiori. Alle ore 16.30 Francesco M. Cataluccio, Vado a vedere se di là è meglio: uno sguardo sull’est Europa. Alle 17.45 Nicola Lagioia e Paolo Di Paolo, Città di pietra / Città di carta: due scrittori in dialogo sulla città contemporanea.
Come nelle trascorse edizioni, non mancherà l’appuntamento con Prendersi a parole, ovvero “debate” – gara di parole e argomentazioni – intorno al tema del festival, che quest’anno vedrà impegnate due squadre del Liceo Umberto I di Napoli. Durante il Festival saranno inoltre proiettati video realizzati da studenti delle scuole della città.
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