5GINED - 5G NAPLES & MATERA FOR INCLUSIVE AND INNOVATIVE EDUCATION

Si è tenuto mercoledì 1° ottobre all’Albergo dei Poveri l’evento di lancio del progetto 5GINED “5G Naples & Matera for Inclusive and Innovative Education”. Il progetto segna l’avvio di un percorso strategico che unisce innovazione tecnologica e inclusione sociale nelle città di Napoli e Matera.
Attraverso la sperimentazione di una rete 5G ibrida e di casi d’uso nei settori dell’educazione, della salute, della cultura e delle competenze digitali, il progetto intende ridurre il divario sociale e geografico, offrendo nuove opportunità di apprendimento, lavoro e sviluppo sostenibile. Un’occasione per coinvolgere istituzioni, imprese, mondo accademico e cittadini in una riflessione condivisa sul ruolo del 5G come leva per la trasformazione delle comunità e la costruzione di un modello replicabile a livello europeo.
Gli use case presentati, Immersive Classroom, EduVerse, Health Training Center, Cultural Heritage, Robotics 4 Learning, Digital Skills, sono applicazioni concrete che dimostrano come il 5G possa:
- Rivoluzionare l'esperienza educativa attraverso ambienti immersivi
e robotica,
- Trasformare la formazione sanitaria con simulazioni avanzate,
- Valorizzare il patrimonio culturale con tecnologie di fruizione
innovative,
- Accelerare lo sviluppo di competenze digitali nelle comunità.
Napoli e Matera, come città pilota, rappresentano un laboratorio per testare soluzioni che potranno essere replicate in altri contesti urbani europei, creando un effetto moltiplicatore dell'innovazione.
L’incontro si è aperto con i saluti di Angelo Giuliana, Direttore Generale del Centro di Competenza Meditech e i saluti istituzionali da parte di rappresentanti del Comune di Napoli Maria Grazia Falciatore, Capo di Gabinetto, Chiara Marciani, Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro e Maura Striano, Assessora all’Istruzione e alle Famiglie e di Renato Quaglia, Direttore della Fondazione Foqus, realtà che all’interno dei Quartieri Spagnoli si distingue per una vocazione naturale all’integrazione tra educazione e innovazione. Foqus, partner del progetto, sarà un sito per la sperimentazione sulla didattica immersiva.
Ilaria Bortone, EU Program Manager di Meditech, ha presentato il progetto 5GINED, illustrandone gli obiettivi e le finalità.
La tavola rotonda dal titolo “5G per l’educazione, la salute e le comunità intelligenti”, ha visto il contributo di:
• Cinzia Campanella, Head of Innovation per Fastweb e Vodafone,
• Sergio Maiocchi, Program Manager di Fifth Ingenium
• Chiara Fante, Ricercatrice del CNR
• Isabella Primiciero, Sustainability and Foundation Expert di Vodafone
• Giampiero Pepe, Professore di Fisica Sperimentale per Elettronica
ed Energetica presso l’Università Federico II
IL PROGETTO
5GINED - 5G Naples & Matera for Inclusive and Innovative Education è un progetto europeo che promuove l’inclusione e la formazione dei cittadini di aree svantaggiate di Napoli e Matera attraverso il ricorso alla connettività 5G e alle tecnologie emergenti.
L’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Connecting Europe Facility (CEF) attraverso la call "5G and Edge Cloud for Smart Communities", vede la partecipazione di dodici partner, tra cui il Comune di Napoli e il Comune di Matera, ed è coordinato dal Centro di Competenza Meditech 4.0. Completano la compagine del progetto: CeSMA - Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, Vodafone Italia, Fondazione Vodafone, Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli, Fabbrica Italiana dell'Innovazione, CNR – Consiglio nazionale delle ricerche, Hypex, Fifth Ingenium, CeRICT – Centro regionale Information and Communication Technology.
5GINED utilizza una Rete Privata Mobile Ibrida 5G (MPN) realizzata da Vodafone Italia per promuovere l'inclusione in aree socio-economicamente e geograficamente complesse. Il progetto sfrutta le caratteristiche della tecnologia 5G, come l'elevata capacità di rete, la latenza ultra-bassa per la collaborazione in tempo reale ed elevati livelli di cybersecurity, per favorire l'inclusione fornendo soluzioni educative ibride finalizzate a superare le difficoltà degli studenti, abbattendo la distanza sociale e geografica.
Parola chiave è inclusione: soluzioni ibride nell'ambito educativo e sociale, mirate a contesti caratterizzati da difficoltà sociali, economiche e geografiche, faciliteranno l'apprendimento degli studenti sia a Napoli (dove si affronteranno temi sociali ed economici) che a Matera (con focus su difficoltà logistiche e geografiche). Per superare queste sfide, il progetto propone una piattaforma digitale che fornisce soluzioni innovative e immersive, collegate a contenuti e risorse educative di alta qualità, con l'obiettivo di rendere l'apprendimento più accessibile agli studenti e di promuovere lo sviluppo sociale di queste città. Le soluzioni sono progettate per garantire che studenti, NEET (giovani non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione) e lavoratori di ogni provenienza abbiano accesso a un'educazione di qualità, indipendentemente dalla loro posizione o status sociale.
La piattaforma sarà arricchita da tecnologie emergenti, come realtà virtuale, intelligenza artificiale e robotica. Diversi gli ambiti chiave individuati, come la didattica immersiva e la navigazione robotica, per stimolare una maggiore partecipazione della popolazione e colmare il divario digitale.
Sei i casi d’uso che saranno realizzati nel corso dei 36 mesi dell’iniziativa: Immersive Classroom, Health Training Center, Educazione Immersiva, Didattica Interattiva, Certificazione di Competenze Digitali LV8, Robotics 4 Learning. L’obiettivo è quello di attuare un modello educativo innovativo basato sul framework della Hybrid Classroom, come campo di sperimentazione per tecnologie innovative (es. 5G/6G, AR/VR/Metaverso, Robotica, Gamification) legate al mondo della formazione. I casi d’usosi propongono di sperimentare modelli formativi innovativi rivolti alle aziende per il trasferimento di competenze tecnologiche legate all'applicazione delle tecnologie emergenti; introdurre modelli formativi per il reskilling dei giovani NEET e per avvicinare le donne al mondo delle tecnologie emergenti; sperimentare un modello formativo diffuso basato su tecnologie emergenti per educare i cittadini all'uso delle tecnologie e alla cittadinanza attiva: provare modelli formativi basati su IoT e robotica persupportare l'apprendimento delle materie STEM nei bambini fin dalla giovane età, attraverso il gioco.
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